L’ARCHIVIO CIANI AL MART

L’ARCHIVIO CIANI AL MART

Finalmente, dopo un processo di preparazione e ordinazione durato anni, grazie all’energico interessamento di Emanuela Biancuzzi e altri amici oltre che della famiglia, l’archivio dell’amico Piermario Ciani (opere sue e della sua rete di contatti, foto, libri, ecc.), entra a far parte della collezione permanente dell’Archivio del ‘900 presso il MART di Rovereto. Un grazie di cuore a Duccio Dogheria, che ha seguito per il museo la complessa procedura, e a tutti coloro che hanno dato il loro apporto. Qui di seguito il comunicato stampa ufficiale.

MART

In arrivo l’archivio di Piermario Ciani, instancabile sperimentatore dei linguaggi comunicativi e del networking dai primissimi anni Ottanta fino alla prematura scomparsa, avvenuta nel 2006.

Generosamente donato dalle figlie e già dichiarato d’interesse dalla Soprintendenza archivistica del Friuli, il vasto archivio di Piermario Ciani ripercorre nel dettaglio le sue molteplici attività.

Diverse le tipologie documentarie presenti nel fondo:

– migliaia di fotografie e xerografie artistiche;

– decine di fascicoli che testimoniano progetti individuali e collettivi, realizzati o rimasti inediti, molti dei quali corredati da opere degli artisti con cui era in costante contatto, come Vittore Baroni, Massimo Giacon, Pablo Echaurren, Guglielmo Achille Cavellini, Ben Vautier, Professor Bad Trip.

– centinaia di pubblicazioni sperimentali, come riviste d’artista e fanzine musicali;

– una puntuale rassegna stampa, che permette di ricostruire nel dettaglio le sue attività in ogni ambito

– una vasta sezione dedicata alla mail art, con centinaia di opere postali provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti di Jupitter-Larsen al Giappone di Ryosuke Cohen.

In continuità con le ricerche e i fondi dell’Archivio del ’900, l’Archivio di Piermario Ciani arriva a Rovereto dove le sue carte saranno in stretto dialogo con quelle di altri sperimentatori del Novecento, dai futuristi come Fortunato Depero, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini, agli indagatori del rapporto parola-immagine nel corso del secondo Novecento, come Ugo Carrega, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini, Betty Danon e Leonardo Sonnoli, fino a quelle di suoi stretti contatti come Pablo Echaurren ed Enrico Baj, di cui Ciani fu anche editore.

L’Archivio del ’900, inoltre, già conserva dal 2016 un nucleo di carte prodotte da Piermario Ciani, utilizzate per vari progetti espositivi (Performance, 2016; In Font We Trust!, 2018; Eretici. Arte e vita, 2022), così come per attività didattiche e una mostra monografica negli spazi della biblioteca nel 2021.

In occasione dell’acquisizione del fondo, la digital library dell’Archivio del ’900 su Internet Archive ha reso disponibile la biografia sull’artista ‘Piermario Ciani. Dal Great Complotto a Luther Blissett’ (2000).

Piermario Ciani (1951-2006) è stato uno sperimentatore dei linguaggi comunicativi visivi fin dai primi anni Ottanta, quando esordisce come fotografo. I suoi scatti, legati perlopiù alle scene post punk e new wave di Pordenone – tra le più vivaci in Italia, grazie a fenomeni musicali come il Great Complotto -, si fanno notare nel panorama della fotografia italiana degli anni Ottanta. Anche grazie alla sua particolarissima tecnica – gli scatti vengono passati in più passaggi attraverso una macchina per xerografie a colori -, le sue opere approdano in più occasioni su riviste di settore come “Fotologia”, “Reflex”, “Progresso fotografico” o “Photo”, diventando oggetto d’analisi da parte di importanti storici della fotografia come Claudio Marra e Italo Zannier, che nella sua “Storia della fotografia italiana” (1986) definisce Ciani inventore di una fotografia rock.

Parallelamente all’ambito foto-xerografico, nei primi anni Ottanta Ciani avvia anche un’intensa esperienza nel campo della grafica e dell’editoria sperimentale. Accanto a fanzine dai nomi bizzarri (“115/220”, “Onda 400”), nel 1981 fonda assieme a Vittore Baroni e Massimo Giacon il progetto di networking “Trax”, che in sei anni di produzioni diversificate (cofanetti multimediali, progetti artistici, fumetti, vinili e audiocassette) coinvolge oltre 500 artisti internazionali.

Il rapporto di Piermario Ciani con l’editoria nel decennio successivo prende nuove forme, sia nella progettazione grafica per case editrici come Stampa Alternativa, sia nell’avvio, nuovamente assieme a Vittore Baroni, di una sigla editoriale sperimentale, la AAA edizioni.

Gli anni Novanta sono anche quelli in cui Ciani dà vita a enigmatici alter ego, come Stickerman, tra i più vivaci precursori della pratica dell’adesivo d’artista, e soprattutto Luther Blissett, nome multiplo protagonista di innumerevoli beffe mediatiche e azioni di guerriglia culturale.

Ancora negli anni Novanta, e fino alla scomparsa avvenuta nel 2006, Ciani continua la sperimentazione più giocosa con i mezzi di riproduzione meccanica delle immagini: se negli anni Ottanta erano le fotografie, le diapositive e le xerografie, nel decennio successivo testa l’utilizzo creativo di fax, scanner e programmi di grafica digitale, che applica col progetto F.U.N. (FUNtastic United Nation) anche a un altro ambito di ricerca che lo vede particolarmente attivo fin dai primi anni Ottanta: la Mail art.

I materiali dell’archivio Piermario Ciani, dopo il lavoro di riordino e l’inventariazione saranno consultabili previo appuntamento negli orari di apertura dell’Archivio del ’900 (lunedì al giovedì, 10-16; venerdì 10-13.)

Informazioni e contatti: archives@mart.tn.it

(TESTO DI VITTORE BARONI)